Legatoria o restauro?

Il mio laboratorio ha una vetrina su strada. Spesso lascio volutamente le tende aperte, perché mi piace che sia visibile il lavoro che svolgo.
Molti i curiosi, qualcuno entra a chiedere timidamente di cosa mi occupo.
Lavoro in un quartiere con molti anziani, più di una persona mi ha detto di aver fatto il legatore in gioventù. “Un mestiere artigianale quasi scomparso. Che bel lavoro che fa lei!” sospirano nostalgici.
Mi ritrovo spesso a spiegare, anche ad appassionati di libri e collezionisti, la differenza tra legatore e restauratore.
Benché, certamente, si viaggi su binari paralleli e capiti di collaborare, le nostre sono professioni differenti, nate con finalità diverse.
Il legatore si occupa di legare, appunto, una serie di bifolii di carta piegata a formare fascicoli cucendoli, e racchiudendoli in una copertina, generalmente di cartone e variamente rivestita.
Lavora dunque su materiale NUOVO, uscito dalla tipografia, o magari comperato in edicola a fascicoli.
Il termine rilegare, riferito impropriamente per estensione all’ intera attività, significa legare un’altra volta e deriva dalla pratica ormai in disuso (non del tutto, ahimè) di smontare originali in brossura per “confezionarli” con legature più preziose.
Con indiscutibile maestria i legatori realizzano copertine in pelle intarsiata o con innesti di materiali diversi, costruiscono custodie di cartone rivestite di meravigliose carte marmorizzate, incidono in oro tasselli con il titolo dell’opera…
“RIPARAZIONE VECCHI LIBRI” si legge sulla vetrina di un legatore non lontano da casa mia (che ringrazio almeno per l’onestà della dicitura).
Eh già, perché non c’è legatore che rifiuti di eseguire un restauro, se il cliente lo richiede.
Restaurare dal latino, significa rendere nuovamente solido.
Significa mantenere, ripristinare e conservare un manufatto storico.
Occorrono competenze specifiche nell’ambito della conservazione e della prevenzione del materiale sui cui si lavora, nozioni di chimica, biologia e storia, ed un costante aggiornamento professionale.
Il restauratore utilizza solo materiale da conservazione (nell’ambito del restauro cartaceo: carta e cartoni acid-free, adesivi reversibili, pelli conciate al vegetale, etc.)
Gli interventi del r. sono volti ad arrestare o a rallentare il processo di degrado in atto e non a rendere l’oggetto “bello” (che non significa trascurare l’ estetica).
Il r. ha cura di conservare ogni frammento originale, e di sostituire solo ciò che non è assolutamente possibile mantenere.
Il r. di libri sa realizzare all’ occorrenza una copertina nuova.
Il r. di libri sa quanto sia importante, laddove non sia sconveniente per la sua conservazione, salvaguardare la veste editoriale originale, invece di sostituirla per avere uno scaffale di libri intonati al colore della parete!!
Sono due professioni straordinarie, che esigono grande abilità manuale, ed andrebbero conosciute e rispettate ciascuna nella sua specificità.
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26 January 2010 | Commenti: 0
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Laboratorio Di Restauro
Si eseguono interventi di restauro su LIBRI ANTICHI e MODERNI, PERGAMENE, STAMPE, MANIFESTI PUBBLICITARI e CINEMATOGRAFICI, FUMETTI, CARTE GEOGRAFICHE, PAPIER PEINTS, OGGETTI DI CARTA (SCATOLE, PARAVENTI, VENTAGLI, etc.)
Il laboratorio si è specializzato nel restauro di LIBRI DEL NOVECENTO, (prime edizioni, libri rari ed esauriti) con particolare cura nel recupero e mantenimento della veste editoriale originale.
(Quante meravigliose edizioni in brossura andate perse perché sostituite da “prestigiose” legature…)
I materiali e le procedure utilizzate si attengono al capitolato tecnico dell’ ICPAL (Ist. Centr. per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario) secondo una logica puramente conservativa.
Valentina Ferri
Non c’è Vascello che eguagli un Libro
Per portarci in Terre lontane
Né Corsieri che eguaglino una Pagina
Di scalpitante Poesia –
E’ un Viaggio che anche il più povero può fare
Senza paura di Pedaggio –
Tanto frugale è il Carro Che porta l’Anima dell’Uomo –
(Emily Dickinson)
Un libro è un insieme di fogli stampati o manoscritti delle stesse dimensioni cuciti insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina. Il libro è ancora oggi lo “strumento principe del sapere”. [Wikipedia]
La mia passione per i libri mi porta, dopo una decennale esperienza di libreria, ad interessarmi di restauro del libro.
Nel 2003 mi certifico addetta alla conservazione di manufatti cartacei.
Collaboro diversi anni con laboratori di restauro libri, stampe e restauro cartaceo in genere.
Nel 2009 apro il mio laboratorio: Libroaperto.
La mia è una ditta individuale, aperta a collaborazioni e scambi con altri professionisti del settore.